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10 aprile 2005
Cappella polifonica in concerto da Locate a Venezia
Oggi pomeriggio la Cappella polifonica di Locate diretta
da Domenico Gualandris sarà protagonista di un concerto
che si terrà a Venezia e che avrà come cornice la chiesa
di San Bortolomeo situata ai piedi del celebre Ponte di
Rialto. Con il sostegno strumentale dell'Orchestra da
Camera dell'Università Ca' Foscari del capoluogo veneto
diretta da Marco Comin, la compagine bergamasca eseguirà
il Gloria RV 589 in re maggiore di Antonio
Vivaldi.
Nel programma del concerto figurano anche due
Sinfonie per archi e cembalo e il Concerto per
due violini e violoncello Op. 3 n. 11 , sempre del
«prete rosso».
Per la compagine corale bergamasca questo appuntamento
va ad incrementare un curriculum artistico di tutto
rispetto. Fondata nel 1906, la Cappella polifonica di
Locate ha sempre seguito con passione due linee
direttive complementari: curare da una parte l'ordinaria
attività liturgica parrocchiale, dall'altra dedicarsi
all'attività concertistica.
Degna di nota è pure l'attenzione rivolta all'educazione
musicale delle generazioni più giovani. Grazie a questa
preziosa attività la Cappella polifonica di Locate può
vantare la presenza, accanto alle quattro ordinarie
sezioni vocali di soprano, contralto, tenore e basso, di
una sezione di voci bianche.
In seno al gruppo si è anche formato un coro da camera
che ha partecipato ad alcuni concorsi nazionali
riscuotendo buoni consensi di critica e pubblico.
Un bell'esempio di come anche un sodalizio musicale non
professionista possa raggiungere un significativo e
apprezzabile livello qualitativo.
Ulteriori informazioni sulla Cappella polifonica di
Locate si possono trovare sul sito internet
www.polifonicalocate.it.
F. M.
12 dicembre 2004
Un «Messiah» per ricordare i diritti dell'uomo
Al Teatro Donizetti l'Orchestra filarmonica lombarda ha interpretato il celebre Oratorio di Händel
Il
Messiah di Händel a sigillo dell'anniversario della Dichiarazione universale
dei diritti dell'uomo. Il grande e celeberrimo Oratorio del compositore
di Halle è stato eseguito venerdì sera nella cornice del Teatro Donizetti di
fronte a un buon numero di pubblico e alla presenza di diverse autorità in
occasione del Concerto di Santa Lucia che da alcuni anni a questa parte
l'Associazione NordSud onlus in collaborazione con il Comune di Bergamo
organizza commemorando la firma della Dichiarazione apposta dall'Onu il 10
dicembre 1948.
«Questo concerto – ha detto Vanni Maggioni dell'Associazione NordSud – è un dono
e un segno per la città di Bergamo. L'arte, nella fattispecie quella musicale
così anche come è espressa in modo sublime nel Messiah , è chiaro segno
di un creare e donare in modo disinteressato. È simbolo di quella gratuità priva
di interessi capace di accomunare lo spirito di tutti gli uomini e attraverso la
quale solamente è possibile costruire la pace tra i popoli».
Protagonista della serata è stata l'Orchestra filarmonica lombarda diretta dal
maestro bergamasco Antonio Brena. All'esecuzione, non particolarmente brillante,
hanno partecipato la Cappella polifonica di Locate, realtà corale che può ancora
vantare la presenza delle voci bianche, preparata da Domenico Gualandris,
Veronika Kralova, convincente soprano, Fernanda Colombi, contralto, Sergio
Rocchi, tenore, e Giovanni Guerini, basso. L'opera di Händel è stata proposta
nell'orchestrazione di Mozart. Le scelte ritmiche sono state forse improntate a
un'eccessiva rapidità e il carattere generale che ne è scaturito non ha sempre
offerto quella brillantezza necessaria per rendere al meglio pagine come queste.
QUello che è certo è tuttavia che il messaggio del Messiah esercita da
sempre un profondo richiamo tanto umano quanto artistico. Lo stesso Beethoven
affermò che «in esso c'è la verità». L'illustre sentenza fa ulteriore luce
sull'esecuzione dell'Oratorio nel contesto di una serata che ha promosso
la solidarietà.
Filippo Manini
20 dicembre 2003
Cronache dell'isola 6 gennaio 2003
In ginocchio per ascoltare Vivaldi
Elevazioni
musicali della Cappella Polifonica di Locate sono stati eseguite il 22 marzo a
Locate nella Chiesa di Sant’Antonino e, insieme ad un gruppo di coristi della
locale Scuola di Canto, il 24 marzo
nella rinnovata chiesa di S. Pietro Apostolo di Ponte San Pietro. Non si è
trattato di veri e propri concerti, ma di incontri di preghiera e di riflessioni
sui temi della Passione in preparazione della Settimana Santa.
I brani eseguiti sono stati due mottetti di T. L. da Victoria e alcuni brani
dallo Stabat Mater di Vivaldi e dall’Agonia del Redentore, oratorio sacro di
F. Vittadini.
Efficace l’esecuzione dei numerosi coristi, magistralmente diretti da Domenico
Gualandris, accompagnati all’organo da Umberto Gualandris.
L’atmosfera era prettamente spirituale e mistica, senza battimani, contenuta e
penetrante. L’esecuzione musicale, potente e delicata al tempo stesso,
favoriva la meditazione sugli eventi che duemila anni fa diedero inizio al
Cristianesimo.
Augusto Volonterio
Giornale di Bergamo - 29 marzo 2002
Spettabile
redazione,
la grande ondata di concerti di Natale e di fine anno ha portato ogni genere di
musica nei nostri paesi: ciascun concerto meriterebbe una recensione, sia per le
motivazioni che hanno caratterizzato le varie proposte, sia per la qualità
delle esecuzioni.
Sono un ascoltatore itinerante e, nelle mie tappe, opportunamente scelte, mi
sono fermato una domenica pomeriggio a Villa d’Almè: come preannunciato dal
L’Eco di Bergamo, avrei potuto ascoltare musiche sacre di Bach e una Salve
Regina di un compositore locale dell’ottocento, G. Bertuletti.
Queste note,
musicologicamente magari poco rilevanti, vogliono esprimere la mia riconoscenza
per la pregevole esecuzione a cui ho assistito.
Anzitutto al Maestro Pier Alberto Cattaneo, che ha guidato l’Orchestra degli
“Incontri Europei con la musica” con grande autorevolezza, dapprima nella
Ouverture in Re maggiore, caratterizzata dalla famosissima aria detta ‘sulla
quarta corda’, nella quale ha sottolineato gli effetti straordinari
dell’orchestrazione del Kantor tedesco. Poi nel delicato adattamento
orchestrale della raffinata composizione di G. Bertuletti, compositore villese,
resa suggestiva anche dalla intensa interpretazione del contralto Fernanda
Colombi. Infine nel Magnificat in Re maggiore, opera di grandiosa concezione, di
luminosa chiarezza e spettacolarità, continuamente giocata sugli effetti di
contrasto fra i grandi brani corali con accompagnamento di orchestra completa,
di cori con orchestra ridotta e di arie e duetti.
Accurato l’aspetto interpretativo dei solisti: il soprano Elena Bertocchi, il
contralto Fernanda Colombi, il tenore Sergio Rocchi e il basso Giovanni Guerini,
artisti bergamaschi che sanno valorizzare lo stile proprio della musica sacra,
pur tra i virtuosismi vocali del barocco tedesco.
Una
nota per la Cappella Polifonica Locate, diretta da Domenico Gualandris.
Sicuramente una bella realtà nel panorama delle istituzioni musicali
bergamasche: ha affrontato con estrema sicurezza e con chiarezza timbrica sia il
Magnificat, che il mottetto bachiano Lobet den Herrn, alle Heiden, proposto
nella forma originale, con accompagnamento del continuo, costituito da organo,
violoncello e contrabbasso.
Ottima la
cornice del concerto: un pubblico attento e numeroso, ben introdotto
all’ascolto da note di tipo tecnico del musicologo Pierluigi Forcella e da
spunti meditativi proposti dal parroco.
Augusto Volonterio
L'Eco di Bergamo - 12 gennaio 2001
Un'atmosfera di grande entusiasmo ha concluso il «Concerto per il 2000» nella parrocchiale
Händel ha conquistato il pubblico di Locate
--- Un concerto per il 2000: arie e cori dal Messia di Händel. Un invito accattivante, sotto Natale, per una manifestazione organizzata in provincia. La chiesa parrocchiale di Locate era già stracolma mezz'ora prima dell'inizio, nonostante la precedente prova generale pubblica nella chiesa vecchia di Ponte San Pietro, alla quale avevano partecipato più di trecento persone.
L'esecuzione, proposta dalla Cappella polifonica Locate diretta da Domenico Gualandris, ha visto una attenta interpretazione della «Sinfony» eseguita dall'orchestra De Musica di Bergamo, primo violino Paolo Artina. Il coro iniziale «And the glory» ha subito manifestato la chiarezza timbrica e la brillante dinamica del coro, in ottima coordinazione con archi e continuo. L'intervento dei solisti, il soprano Nicoletta Ceruti e il contralto Fernanda Colombi, ha trasportato gli ascoltatori in un clima di intenso misticismo, favorito dalla possibilità di seguire il percorso musicale con i testi forniti in lingua inglese e con traduzione italiana.
La struttura del concerto prevedeva una selezione di venti brani, scelti tenendo conto sia dell'esigenza di offrire la varietà delle proposte musicali dell'oratorio di Händel, sia del desiderio di valorizzare gli spunti meditativi racchiusi nei testi, quasi tutti tratti da brani biblici del profeta Isaia, dai Vangeli e dall'Apocalisse.
Un'ora e mezza di ascolto silenzioso sfociato in un naturale e lungo applauso al termine dell'«Amen»: già gli squilli delle trombe dall'alto delle cantorie e l'incedere rigoroso dei timpani avevano creato dal precedente «Worthy is the lamb» un'atmosfera di grande entusiasmo, a stento contenuto sull'accordo che procede il tema finale in stile fugato.
La manifestazione patrocinata dalla parrocchia di Locate e dall'amministrazione comunale di Ponte San Pietro, si è conclusa con l'immancabile bis dell'Halleluja. La speranza di tutti è quella di potere riascoltare
l'oratorio, magari in una chiesa più capiente.
F. B.
L'eco di Bergamo -
10-01-2000